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Contraccezione, Gravidanza e Diabete - Scopriamo i Nostri Ragazzi

 

Con nomi di fantasia, questa è la presentazione delle ragazze e la ricostruzione di una parte dei dialoghi avvenuti :

 

Dal I° Incontro

ANNA Studia all’Università (Ingegneria) ed è ben motivata allo studio.
CLAUDIA Anche lei studia all’Università (Veterinaria) e ci tiene molto alla riuscita degli studi e al lavoro che ne conseguirà
GIULIA Racconta di quando collaborava all’ACR per i bambini ed il parroco era terribilmente  preoccupato per lei e questo la metteva a disagio inutilmente.Fortunatamente si è sentita sempre molto sostenuta dalla madre e dalla Prof. Monciotti che le hanno ridato fiducia.
MIRIAM E' più giovane, ha 16 anni. Ha il diabete da poco e fa molta fatica ad accettarlo; in più i suoi insegnanti giocano un ruolo molto negativo nei suoi confronti e lei ha molta paura della diversità.
ELISA Elisa invece ha abbandonato gli studi e lavora come apprendista in un paese della provincia. Ha sempre trascurato il fatto di monitorarsi, sino a quando è stata ricoverata per coma iperglicemico e questo l’ha scossa e responsabilizzata.
GIANNA Anche lei ha 16 anni ed è all’esordio. Rifiuta completamente quello che le è successo. Vuole poter mangiare il Gelato “come gli altri”, vuole tornare a casa alle 4 di mattina “come gli altri”. Dice che le è crollato il mondo attorno e non vuole parlarne con nessuno. Forse questa è la prima volta .
VERONICA E' magrissima, vegetariana, molto decisa e apparentemente molto sicura di sé. Rifiuta il Campo scuola, perché lo considera un “ghetto”. Non desidera nessun cibo. Ricorda che al suo ricovero (all’ Ospedale del suo paese) i medici “non sapevano niente” e telefonavano a Padova : si fida solo di sé.
VALERIA Afferma che c’è diversità, bisogna ammetterlo e anche qualche rinuncia . Bisogna riconoscerlo.

 

 PROBLEMI EMERSI :

- paura di essere rifiutati dagli altri

- timore di essere considerati diversi

- adulti educatori spesso ansiosi e negativi

- il problema non è eseguire la glicemia e l’Insulina, quanto stare con gli altri

 

Continua il dialogo:

GIULIA Per lei il campo scuola è stato positivo ed incoraggiante. Ribadisce l’aspetto positivo avuto dalla madre e dalla Professoressa. Racconta del suo problema di acne e del notevole miglioramento con l’uso di una pillola specifica; è persino migliorato il controllo delle glicemia e la sua Emoglobina glicosilata. Anche il problema della patente non è un ricordo piacevole
VERONICA Anche Veronica usa la pillola, ma per regolare i cicli mestruali e conferma un miglioramento simile

 

 

Dal II° incontro :


Affrontiamo tematiche più specifiche. Non rimane molto tempo per affrontare organicamente il problema di una futura gravidanza. Il dialogo riparte dalla fisiologia dei cicli per arrivare alla contraccezione. Per quanto riguarda la gravidanza sono sensibili al problema delle malformazioni (come tutte le donne in genere, d’altronde), ma per loro ancora è tutto molto lontano. E’ solo importante sapere che si potrà responsabilmente affrontare la gravidanza, programmandola e quanto prima nella propria via affettiva.

GIANNA Alla domanda esplicita di come si era trovata al primo incontro, risponde significativamente” Beh… se siamo qui di nuovo..”
GIULIA Ricorda cicli irregolari, iniziati tardivamente
CLAUDIA Si riconosce in quanto detto da Giulia

ELISA e

MIRIAM

Invece non hanno avuto problemi particolari. Talvolta la glicemia nei giorni precedenti la mestruazione si alza in modo marcato e tende ad abbassarsi eccessivamente nei giorni seguenti
GIANNA Lo sconvolgimento psicologico alla diagnosi ha fatto si che i suoi cicli mestruali si bloccassero per circa un anno. Anche oggi continua a rifiutare, ma il fisiologico suo ciclo si è ripristinato spontaneamente
GIULIA Non ha un ragazzo. Rifiuta per ora , per il timore di essere rifiutata.
MIRIAM Ha un ragazzo protettivo e premuroso. Non si è spaventato quando gli ha detto di avere il diabete.
CLAUDIA Ha un ragazzo sensibile, che partecipa alla gestione del suo diabete. E’ interessato e le chiede molte cose, per saperne anche lui di più.
ELISA La sua prima esperienza è stata negativa: dice che dopo avere comunicato al suo primo ragazzo del diabete, questo l’ha lasciata. Ora  ha un altro ragazzo che invece le vuole bene e con cui può parlare di tutto.
GIANNA

Gianna rifiuta tutto e tutti. Rifiuterebbe un ragazzo con il diabete, come lei rifiuta se stessa. Anche minimi accenni di rifiuto da parte degli altri, lei li attribuisce al diabete.  Oggi lei rifiuta l’esperienza amorosa , per paura di essere rifiutata. Le piacerebbe fare l’archeologa, ma non sa se farà il salto ed andrà a studiare lontano dal suo paese.

Rispetto al primo incontro è comunque più aperta e forse un po’ meno ferita

 

E così via con molti altri discorsi e sogni che in fondo sono tutti quelli delle loro coetanee, anche se con un peso in più.

Il problema più sentito è la comunicazione agli altri di avere il diabete ed il rischio di essere etichettate o peggio temono l’”emarginazione”. Tu “hai”, perciò “sei”… ed essere valutato per questo e non per ciò che sei realmente; come un diaframma fra loro e la realtà

 

Un messaggio per noi adulti: l’informazione deve essere il più completa e corretta possibile e trasmessa in modo chiaro e sereno; spesso non lo è e per questo si crea un problema di relazione che potrebbe non esserci.

 

Queste e tante altre cose si possono dire e scambiare. Questo piccolo flash di realtà è un tassello di un puzzle più ampio da costruire assieme.

 

Arrivederci ai prossimi incontri!

 

 

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