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Convegni Scientifici

5° Convegno


Dibattito

Q & A

 

Q. E’ normale che compaiano piccole quantità di albuminuria dopo l’esercizio fisico? Sono sintomo di un danno renale?

A. Si è normale, in quanto l’esercizio fisico comporta una ipertensione glomerulare e alcuni adattamenti emodinamici. Non è in linea di massima predittiva di danno renale permanente, purchè un successivo controllo a riposo (che è comunque consigliabile  almeno una volta all’anno) risulti normale.

(Prof. Nosadini)

 

Q. La presenza di microalbuminuria è irreversibile o con opportune terapie può regredire?

A. Una buona percentuale (30%-50%) dei pazienti che presentano microalbuminuria (con valori compresi tra 20 e 200 mg/ml) e che siano trattati con ACE inibitori mostra una tendenza alla riduzione o anche alla scomparsa del sintomo (in alcuni casi in modo definitivo). Tuttavia è preferibile continuare la terapia (vincendo le eventuali resistenze psicologiche, presenti specie nell’età giovanile) in quanto tali farmaci non hanno effetti collaterali e costituiscono una protezione a lungo termine verso il danno renale.

La comparsa di microalbuminuria è importante come campanello di allarme: se non si interviene tempestivamente, entro 5-15 anni il danno renale progredisce fino all’insufficienza renale. La terapia antipertensiva insieme ad un buon controllo dell’emoglobina glicosilata (valori ottimali <7.5 – 8) evitano o quanto meno allontanano il rischio di danni più seri.

(Prof. Nosadini)

Q. Quali le cause della microalbuminuria?

A. La componente genetica è importante (l’esistenza di altri familiari con diabete e danno renale aumentano di almeno 10-20 volte il rischio per il paziente), confermando l’importanza delle raccolta e studio di dati anamnestici familiari. Il controllo glicemico è altresì basilare perché il glucosio si lega alle strutture proteiche del glomerulo, favorendo i processi di glicazione che alterano le proteine dei tessuti, creando un danno progressivo. Con un buon controllo metabolico, che si traduce in soddisfacenti valori di emoglobina glicata (indicativamente inferiori a 7.5), il danno renale può regredire.

(Prof. Nosadini)

Q. Cos’è la fluorangiografia, quali sono le indicazioni e i tempi di esecuzione?

A. E’ un esame del fondo oculare basato su mezzi di contrasto. Non si ravvisa in genere la necessità di eseguirla nelle fasi iniziali della malattia diabetica, anche per la presenza di effetti collaterali dovuti all’uso di tali mezzi di contrasto: una attendibile retinografia è in questi casi sufficiente.

Rappresenta invece un esame fondamentale nelle fasi più avanzate della malattia per fornire indicazioni circa la necessità e le modalità di trattamento laser.

(dott. Zannin)

 

 

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